domenica 25 gennaio 2015

Le vite impossibili di Greta Wells

 
 
"Quando era bambina, signora, era questa la donna che lei sognava di diventare?"
 
"Di certo la guerra era finita da settimane prima e la famosa data dell'11 novembre - all'undicesima ora e dell'undicesimo giorno dell'undicesimo mese - era una pura convenzione formale".
 
"Il dolore passa - passa sempre - ma non prima di averci forzato a fare cose assurde, e a ferirci, e a generare sofferenza, perché il dolore, quel parassita, più di qualunque altra cosa non vuole morire, e solo da questi momenti terribili succhia linfa vitale."
 
"Esiste un dolore più grande del sapere come potrebbero andare le cose, senza poterle guidare in quella direzione?"
 
(Le vite impossibili di Greta Wells - Andrew  Sean Greer)
 
 

 
E' proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
E' proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perché le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.

 
(Pablo Neruda)
 
 

* La mia recensione: uno dei migliori libri che ho letto ultimamente:
 Greta subisce due grandi dolori: la morte del fratello e l'abbandono del suo compagno. Per curarsi dalla depressione segue la cura del
dottor Cerletti, e un effetto collaterale di questa terapia la porta a vivere la vita di altre due Greta, in due mondi paralleli in due epoche diverse alle sua. Alla fine in quale epoca sceglierà di vivere? In quella attuale il 1985 o nel 1918 oppure nel 1944?.
 

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