giovedì 6 marzo 2014

Il diario di Bridget Jones

Domenica 15 gennaio. 


Chilogrammi 57,1 (ottimo), alcolici 0, sigarette 29 (m.m. male, soprattutto in 2 ore), calorie (da schifo), pensieri negativi 942 (circa, calcolo basato sulla media al minuto), minuti passati a contare i pensieri negativi 127 (circa)".

Ore 18. Completamente stravolta dopo un'intera giornata di preparativi in vista dell'appuntamento. Essere una donna è peggio che essere un contadino... è un continuo potare e spruzzare antiparassitari: ci sono le gambe da depilare, le ascelle da rasare, le sopracciglia da strappare, i piedi da strofinare con la pomice, la pelle da esfoliare e idratare, i punti neri da “schiacciare, le radici dei capelli da colorare, le ciglia da tingere, le unghie da curare, la cellulite da massaggiare, gli addominali da esercitare. L'intero processo è così armonico che ti basta trascurarlo per qualche giorno perchè vada tutto in vacca. A volte mi chiedo come sarei se lasciassi fare alla natura: con una barba folta e i baffi a manubrio da ciascun ginocchio in giù, le sopracciglia a cespuglio incolto, la faccia come un cimitero di cellule morte, un'eruzione di punti neri, le unghie lunghe e adunche come quelle di un'arpia, cieca come un pipistrello e tutti gli animali delle specie inferiori in quanto senza lenti a contatto, con un corpaccione flaccido che mi tremola tutto attorno. C'è da meravigliarsi se le donne non si sentono sicure di sè? “Ore 19. Non riesco a credere che sia successo davvero. Mentre andavo in bagno a dare gli ultimi ritocchi agricoli alla mia persona, ho notato che la spia della segreteria telefonica lampeggiava. Daniel. «Scusa, Jones, mi dispiace, ma temo di doverti mandare in bianco. Domattina alle dieci ho una presentazione e ho un'intera pila di quarantacinque fogli da esaminare.» Non riesco a crederlo. Mi ha bidonato. Un'intera giornata di maledetti sforzi ed energia idroelettrica generata per via corporea andati totalmente sprecati. Ma una donna non deve vivere attraverso gli uomini, bensì essere completa per se stessa in “quanto conscia di avere un certo spessore. Ore 21. Bisogna dire che ricopre un incarico di grande rilievo. Forse non voleva rovinare il primo appuntamento presentandosi attanagliato da pensieri di lavoro. Ore 23. Però avrebbe potuto almeno ritelefonare. Probabilmente è uscito con una più magra. Ore 5. Che cosa c'è di sbagliato in me? Sono sola come un cane. Odio Daniel Cleaver e non voglio mai più avere a che fare con lui. D'ora in poi esigo che mi si dia più importanza.”


Estratto di: FIELDING, HELEN. “IL DIARIO DI BRIDGET JONES.”





 



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