venerdì 4 aprile 2014

Ti prego lasciati odiare


“A quanto pare siamo entrambi fermi davanti a un ascensore che proprio non ne vuole sapere di arrivare. Tanta tecnologia per poi trovarsi a questo punto: non poter neanche evitare quel collega che non avresti mai voluto incontrare. Mi chiedo, non hanno ancora inventato qualche app che eviti figure di merda come quella che ho appena fatto?”


“Il cambiamento estetico dovrebbe in teoria rappresentare anche un cambiamento interiore. Speriamo sia vero. Speriamo di aver chiuso con falliti e mezze calzette.”


“Ian mi stringe il braccio a sua volta, per impedirmi di proseguire. La scena è abbastanza comica.
«Non peggiorare la situazione», mi dice infine. «Il modo in cui chiedi scusa fa abbastanza schifo».
«Poca esperienza», gli confesso, «in genere ho sempre ragione».
Questo commento lo fa stranamente rilassare e sorridere.
«In un modo piuttosto perverso sei anche ironica, te ne devo dare atto».
«Certo che lo sono. Un’ironia pungente, ma pur sempre ironia, no?».”


“Al diavolo la dieta, non perderò mai un etto in questo periodo, tanto vale mangiare come si deve.”


Qualche minuto dopo anche il resto della nostra biancheria si volatilizza riesco solo a pensare che quello che sto facendo è sicuramente la stronza tra più grande della mia vita.


Estratto di: Premoli, Anna. “Ti prego lasciati odiare.” Newton Compton Editori. iBooks. 



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