Domenica 15 gennaio.
Chilogrammi 57,1 (ottimo), alcolici 0, sigarette 29 (m.m. male,
soprattutto in 2 ore), calorie (da schifo), pensieri negativi 942 (circa,
calcolo basato sulla media al minuto), minuti passati a contare i pensieri
negativi 127 (circa)".
Ore 18. Completamente stravolta dopo un'intera giornata di
preparativi in vista dell'appuntamento. Essere una donna è peggio che essere un
contadino... è un continuo potare e spruzzare antiparassitari: ci sono le gambe
da depilare, le ascelle da rasare, le sopracciglia da strappare, i piedi da
strofinare con la pomice, la pelle da esfoliare e idratare, i punti neri da
“schiacciare, le radici dei capelli da colorare, le ciglia da tingere, le unghie
da curare, la cellulite da massaggiare, gli addominali da esercitare. L'intero
processo è così armonico che ti basta trascurarlo per qualche giorno perchè vada
tutto in vacca. A volte mi chiedo come sarei se lasciassi fare alla natura: con
una barba folta e i baffi a manubrio da ciascun ginocchio in giù, le
sopracciglia a cespuglio incolto, la faccia come un cimitero di cellule morte,
un'eruzione di punti neri, le unghie lunghe e adunche come quelle di un'arpia,
cieca come un pipistrello e tutti gli animali delle specie inferiori in quanto
senza lenti a contatto, con un corpaccione flaccido che mi tremola tutto
attorno. C'è da meravigliarsi se le donne non si sentono sicure di sè? “Ore 19.
Non riesco a credere che sia successo davvero. Mentre andavo in bagno a dare gli
ultimi ritocchi agricoli alla mia persona, ho notato che la spia della
segreteria telefonica lampeggiava. Daniel. «Scusa, Jones, mi dispiace, ma temo
di doverti mandare in bianco. Domattina alle dieci ho una presentazione e ho
un'intera pila di quarantacinque fogli da esaminare.» Non riesco a crederlo. Mi
ha bidonato. Un'intera giornata di maledetti sforzi ed energia idroelettrica
generata per via corporea andati totalmente sprecati. Ma una donna non deve
vivere attraverso gli uomini, bensì essere completa per se stessa in “quanto
conscia di avere un certo spessore. Ore 21. Bisogna dire che ricopre un incarico
di grande rilievo. Forse non voleva rovinare il primo appuntamento presentandosi
attanagliato da pensieri di lavoro. Ore 23. Però avrebbe potuto almeno
ritelefonare. Probabilmente è uscito con una più magra. Ore 5. Che cosa c'è di
sbagliato in me? Sono sola come un cane. Odio Daniel Cleaver e non voglio mai
più avere a che fare con lui. D'ora in poi esigo che mi si dia più
importanza.”
Estratto di: FIELDING, HELEN. “IL DIARIO DI BRIDGET JONES.”
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