Gli raccontai di un bambino il cuo padre morì presto, che fu abbandonato dalla madre e resistette sette giorni e sette notti sul ceppo di un albero, senza mangiare e senza bere, per non perdersi il momento in cui lei sarebbe ritornata. Che lì era quasi morto, perchè la speranza non tiene in vita nessuno all'infinito. Raccontai di una ragazza che imparò che un essere umano non vede solo con gli occhi, e che le distanze non vengono superate solo con i passi. Raccontai di farfalle riconosciute dal battito d'ali. Di piedi che non possono camminare. Di un amore che fa vedere i ciechi. Che è più forte della paura. Che ci fa crescere e non conosce limiti.
Estratto di: Jan-Philipp Sendker. “Gli accordi del cuore.” iBooks.
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