...ha insinuato in me il seme di qualcosa che ancora oggi porto dentro: la consapevolezza che, sebbene il tempo sia infinito di per sé, il mio tempo è limitato, il mio tempo passa. Ho capito che le mie ore e quelle degli altri non sono uguali. Non possiamo passarle nello stesso modo, non possiamo vederle allo stesso modo. Voi usatele come volete, ma non tirate dentro me; io non ho tempo da buttare. Se volete fare qualche cosa, dovete farlo adesso. Se volete dire qualcosa, dovete dirlo adesso. E soprattutto è necessario farlo in prima persona.
Le persone sono la cosa che mi dà più fastidio in assoluto nella vita. Mi dà fastidio il fatto che manchino di buon senso, che possano avere opinioni superficiali e basate su pregiudizi, così profondamente scoraggianti , dissennate, irragionevoli e pericolose che non sopporto neanche di starle a sentire.
Io invece ho sempre fame, in senso metaforico e non solo. Ho fame di qualcosa da fare, di un luogo in cui andare, ma ho anche fame di qualsiasi cosa che si trovi nella mia cucina solo per il fatto che è lì, vicina, accessibile, e perché mangiare è l'unica occupazione che mi resta.
Attraverso la strada ti vedo seduto al tavolo. Sono le undici di sera. Presto, rispetto alle tue abitudini. Stai mangiando da una busta del McDonald's. Mi guardi, e io mi sento a disagio. Mi stringo le braccia attorno al corpo, fingendo di avere più freddo di quello che ho...
Però quando ho abbassato la gurdia, le tue parole mi hanno trasmesso calore:
"Non è male, comunque, non essere soli là fuori, per una volta."
Mi hanno confortata. E anch'io mi sono sentita meno sola.
Cecelia Ahern - Da quando ti ho incontrato
Gli sconosciuti sono lì apposta per essere conosciuti, prima o poi.
(Dylan Dog)